Camper, una parola che racchiude una filosofia di vacanza, oserei quasi dire una filosofia di vita. Fin da quando ero ragazzina ho avuto modo di sperimentare le vacanze in campeggio in roulotte e mi sono innamorata della libertà che garantisce la vita da campeggiatore, ma solo in età adulta quando ho sperimentato il camper, ho capito cosa significa essere veramente liberi in vacanza.
Sono riuscita a coinvolgere in questa passione anche mio marito e ora coinvolgiamo nostro figlio.
Primo viaggio in camper
Il nostro primo viaggio è stato con un camper a noleggio ed è durato una settimana in cui abbiamo girato in largo e in lungo Camargue e Provenza, sostando sia in campeggio o aree sosta che in libera. Due episodi hanno caratterizzato questo primo viaggio in camper e che mi hanno confermato la bellezza del viaggio in camper. Il primo è legato ad un pranzo consumato a bordo del camper immersi in un paesaggio meraviglioso, parcheggiati soli su di una spiaggia colorata dai fenicotteri rosa, in cui gli unici rumori erano il vento e lo sbattere delle ali. Paradisiaco!
L’altro, invece, riguarda lo spirito solidale che anima chi del camper ha fatto una filosofia di viaggio, ovvero ci siamo trovati in difficoltà con l’impianto di riscaldamento di sera tardi, in un parcheggio in terra straniera e i nostri vicini, italiani come noi, subito senza che chiedessimo nulla ci hanno aiutato a far ripartire la stufa. Questa solidarietà tra vacanzieri scalda il cuore e si sperimenta solo in viaggio in camper. Questa prima esperienza ha fatto nascere in mio marito la passione per il viaggio in camper e in me ha confermato l’amore per questo tipo di vacanza. Da allora abbiamo iniziato a progettare le nostre vacanze in camper.
Viaggiare in camper significa poter andare ovunque, mare, montagne, lago, città, ma soprattutto significa poter ideare dei viaggi itineranti che possa incontrare le esigenze di tutta la famiglia. Il viaggio itinerante in camper parte dalla progettazione attenta dell’itinerario, studiando le tappe, cosa fare per ogni tappa e dove dormire, ma lascia anche spazio all’improvvisazione seguendo l’ispirazione del momento, tanto non si devono rispettare prenotazioni alberghiere o orari particolari.
Viaggiare con la casa appresso
Viaggiare in camper è come viaggiare portandosi la casa appresso, ci permette di avere con noi le comodità a cui siamo abituati, di non dover disfare e rifare le valige, di decidere se assaggiare i piatti tipici del luogo in cui si è o se rifugiarci in un confort food preparato nella nostra cucina. Ho sempre apprezzato queste comodità, ma da quando sono mamma ho imparato ad apprezzarle ancora di più, soprattutto quando si ha un bimbo piccolo e si ha necessità di avere tantissime cose da portare con sé e non si deve più impazzire per assecondare le necessità alimentari dei più piccoli avendo sempre una cucina a disposizione.
Viaggiare in camper è una bellissima esperienza per la famiglia che può trovare in questo mezzo la risposta per viaggiare rispettando le necessità e i desideri di tutti i componenti, ma è l’ideale anche per un gruppo di amici che trae dalla convivenza in uno spazio ristretto e dalla libertà di movimento, il massimo del divertimento. Viaggiare in camper è anche una dolce esperienza per la coppia che grazie alla versatilità del mezzo può trovare luoghi e spazi di grande romanticismo e che trasforma il detto due cuori e una capanna in una realtà.
Viaggiare in camper può essere un buon modo di godersi la vita per chi ha raggiunto l’agognata pensione, senza limiti di tempo ci si può mettere in viaggio senza meta ma con la certezza dia vere tutte le proprie comodità a portata di mano. Questo è l’augurio che mi faccio per la vecchiaia, per il presente continueremo quando potremo a viaggiare in camper.